02 marzo 2020
Affido condiviso escluso per elevata conflittualità tra i genitori

Niente affido ai genitori che si denigrano a vicenda davanti al figlio
Lo ha stabilito la Cassazione con l'ordinanza n. 5604 del 28/02/2020 scorso rilevando come l'elevata conflittualità, il tentativo di entrambi di svalutare l'altra figura genitoriale ha fatto concludere la Corte che entrambi i genitori sono inidonei all'affido condiviso del figlio e che la soluzione migliore per il bambino sia l'affidamento al Comune.  La Corte ha premesso che la mera conflittualità tra i genitori non preclude, in via di principio, il ricorso al regime preferenziale dell’affidamento condiviso dei figli; tuttavia ove ciò possa avvenire è indispensabile che si mantenga nei limiti di un tollerabile disagio per la prole. Quando invece la conflittualità si traduca in forme atte ad alterare e a porre in serio pericolo l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli e, dunque, tali da pregiudicare il loro interesse, allora assume connotati ostativi all'applicazione del modello privilegiato dal legislatore.

Nel caso di specie, dopo i procedimenti in Tribunale e Corte di Appello era emerso un "quadro desolante" quanto alla capacità genitoriale della coppia, essendosi rivelati entrambi i genitori incapaci di elaborare il lutto del fallimento del progetto di coppia per rapportarsi responsabilmente alla genitorialità", mostrandosi entrambi palesemente immaturi ed essendo per loro impossibile anche un minimo dialogo e un minimo di accordo nell’interesse del minore, senza il ricorso agli avvocati e all'autorità giudiziaria. Tale situazione ha indotto la Corte a confermare l'affidamento del minore al Comune.