Arrivano le regole del ministero dell'Economia per il congelamento dei mutui prima casa. Via libera, allora, alle domande di chi ha subito la sospensione del lavoro per almeno 30 giorni o la riduzione dell’orario di lavoro per lo stesso tempo. I due interventi del Governo
Il decreto del MEF è frutto di due interventi successivi, arrivati in questo periodo di emergenza coronavirus .
Con il primo (il DL n.9/2020) era stato deciso che la moratoria sui mutui prima casa andava applicata a tutti coloro che abbiano subito una riduzione dell’orario di lavoro di almeno trenta giorni. Con il secondo decreto (D.L. n.18/2020 del decreto del 25 marzo) si prevede l'estensione del Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa anche agli autonomi e ai liberi professionisti. Vediamo prima in quali casi è previsto l'accesso al Fondo per i lavoratori dipendenti (D.L. n.9/2020).
Può accedere ai benefici del Fondo di solidarietà mutui prima casa chi si trova nelle seguenti condizioni:
Autonomi e professionisti
Ci sono, poi, le regole per gli autonomi e i professionisti, che si applicheranno fino al 17 dicembre. Per accedere al congelamento bisognerà presentare un’autocertificazione che attesti di avere registrato, nel trimestre successivo al 21 febbraio o nel periodo tra il 21 febbraio e la domanda (se minore di un trimestre), un calo del proprio fatturato medio giornaliero superiore al 33% rispetto al fatturato medio giornaliero dell’ultimo trimestre del 2019, a causa dell’emergenza coronavirus.
Niente Isee
Per accedere al Fondo, in deroga alle regole ordinarie, non serve presentare l’Isee.
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