Imputato assolto: lo Stato rimborserà le spese legali                                             15 gennaio 2022   

All'imputato assolto con sentenza definitiva saranno pagate le spese legali. Arriva dal ministro della Giustizia, di concerto col ministero dell'Economia un decreto che definisce criteri e modalità di erogazione del Fondo per il rimborso delle spese legali agli imputati assolti, come previsto dalla legge di bilancio per il 2021. 

Fondamentale questa novità perché viene introdotto nel processo penale un principio di equità con la previsione a favore dell'imputato assolto, a decorrere dal 2021, con sentenza divenuta irrevocabile perché il fatto non sussiste, perché non ha commesso il fatto o perché il fatto non costituisce reato. A costui viene riconosciuta una somma di denaro per le spese legali che ha dovuto sostenere, per accuse che si sono rivelate infondate
Possono richiedere di accedere i soggetti destinatari di una sentenza di assoluzione definitiva pronunciata "perché il fatto non sussiste", "perché non ha commesso il fatto", "perché il fatto non costituisce reato o non è previsto dalla legge come reato", escluso il caso in cui quest'ultima pronuncia sia intervenuta a seguito della depenalizzazione dei fatti oggetto dell'imputazione. Viceversa, non potrà accedere al fondo chi, pur essendo stato assolto per alcuni capi di imputazione, viene condannato per altri; per chi è giunta sentenza di estinzione del reato per prescrizione o amnistia; chi ha beneficiato nel medesimo procedimento del patrocinio a spese dello Stato; infine, chi abbiano ottenuto la condanna del querelante alla rifusione delle spese di lite.
L'entità del rimborso è di 10.500 euro, ripartita in tre quote annuali a partire dall'anno successivo a quello in cui la sentenza è divenuta irrevocabile.
L'imputato potrà presentare istanza al fondo esclusivamente tramite apposita piattaforma telematica accessibile dal sito giustizia.it mediante le credenziali SPID di livello due. (da Studiocataldi.it)