04 gennaio 2021

Sfratti sospesi sino al 30 giugno 2012. 
Bonus (per i proprietari) in caso di riduzione concordata dell'affitto

Il Milleproroghe conferma il blocco dell'esecuzione degli sfratti per morosità fino al 30 giugno 2021. 
A disporlo il comma 13 dell'art 13 del desto definitivo pubblicato in Gazzetta in 31 dicembre 2020 che così dispone: " La sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, prevista dall'articolo 103, comma 6, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, e' prorogata sino al 30 giugno 2021 limitatamente ai provvedimenti di rilascio adottati per mancato pagamento del canone alle scadenze e ai provvedimenti di rilascio conseguenti all'adozione, ai sensi dell'articolo 586, comma 2, c.p.c., del decreto di trasferimento di immobili pignorati ed abitati dal debitore e dai suoi familiari.
Il provvedimento, come emerge dalla lettura della norma, blocca i provvedimenti di rilascio degli immobili (anche ad uso non abitativo) solo se la procedura è stata avviata a causa del mancato pagamento dei canoni di locazione alle scadenze contrattuali e quelli che conseguono all'adozione del decreto di trasferimento di immobili già pignorati che però sono ancora abitati dal debitore e dai suoi familiari.
La sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di rilascio è estesa anche agli immobili aggiudicati all'asta se abitati dal debitore e dai suoi familiari.
Il blocco non impedisce però ai proprietari - in caso di inquilini morosi - di avviare le procedure giudiziali per ottenere la convalida dello sfratto per morosità. E' possibile infatti rivolgersi al giudice e ottenere l'ordinanza di rilascio dell'immobile, a cui però non può essere data esecuzione appunto fino al 30 giugno 2021.
Ricordiamo che il blocco dell'esecuzione degli sfratti e del rilascio degli immobili pignorati è in vigore sostanzialmente dal marzo 2020 con l'esplosione della pandemia Covid-19 ed è stato poi oggetto di ripetute proroghe.

Una misura che se da una parte aiuta gli inquilini in difficoltà, dall'altra penalizza i proprietari degli immobili occupati "a titolo gratuito" e quindi assolutamente improduttivi.

A nulla sono quindi valse le proteste di Confedilizia, l'associazione dei proprietari che ha contestato durante la decisione del Governo da quando la bozza del Decreto Milleproroghe ha iniziato a circolare. 
Un parziale aiuto ai proprietari di casa giunge dal c.d. bonus sconto affitti.

Il Bonus sconto affitti è una nuova misura introdotta nel decreto Ristori unico (bis, ter e quater) che prevede il riconoscimento di un bonus fino a 1200 euro ai proprietari di casa che riducono l'importo del canone di affitto agli affittuari. In pratica applicando uno sconto di 2400 euro anno all'inquilino, il locatore riceve dallo Stato 1200 euro.

Per accedere al contributo saranno previsti dei requisiti e particolari condizioni:

  • L'immobile oggetto del bonus, deve essere ubicata in una zona “ad alta tensione abitativa”.

  • L’immobile deve essere affittato ad uso abitativo;

  • L'immobile deve essere utilizzato dal locatario come abitazione principale

  • Il bonus non si applica in regime fiscale di cedolare secca